E’ arrivata l’estate, con le sue temperature elevate e temporali improvvisi. Questi causano disagi non solo a noi, ma anche alle attrezzature elettroniche utilizzate in azienda.
In particolar modo i server sono i più a rischio in questo periodo.
Il caldo può causare il surriscaldamento delle parti interne, come ad esempio gli hard disk, con conseguente perdita dei dati, oppure della CPU, scheda video o altro, che causano quindi l’arresto del server stesso.
I cali di tensione, interruzioni dell’alimentazione elettrica, fulmini ecc possono causare danni al server e perdite di dati e produttività di gran lunga superiori al costo delle eventuali apparecchiature di protezione.
L’unica soluzione per ripristinare le funzionalità del server è di sostituire le parti danneggiate, o addirittura il server stesso, con la conseguente perdita di tempo e denaro.
Come fare per evitare tutto questo? Soft Consulting consiglia dei semplici e pratici suggerimenti.
Contro il surriscaldamento del server
- Assicurarsi che il server sia posizionato in un ambiente fresco. La luce solare diretta, o altre fonti di calore come lampade alogene o radiatori, favoriscono il surriscaldamento.
- Assicurarsi che le componenti destinate all’aerazione siano ben funzionanti. Se ad esempio si nota che la ventola fa un rumore strano, potrebbe non girare bene, questo alla lunga porta ad un surriscaldamento.
- Garantire la giusta ventilazione della stanza in cui si trova il server e controllare che le prese d’aria non siano ostruite da polvere o altro.
- Provvedere abitualmente alla pulizia del server e alla sostituzione dei filtri delle ventole per ridurre l’accumulo di polvere. Anche un sottile strato di polvere può isolare i componenti elettronici, impedendo il flusso d’aria.
- Evitare che i cavi siano annodati o disposti in modo disordinato al fine di favorire il flusso di aria. Ottimale sarebbe poterli legare insieme e, quando possibile, collegarli a un sistema di gestione cavi.
- Utilizzare un sistema di raffreddamento localizzato (anche un semplice ventilatore può essere utile) per mantenere al fresco ogni singolo componente, qualora essi non fossero collegati a un sistema di raffreddamento regolare.
Contro i cali di tensione
- Utilizzare un UPS, ovvero un gruppo di continuità, che regola gli sbalzi di tensione e produce corrente anche in caso di black out. Un UPS è la soluzione migliore se si vuole salvaguardare il server e permette, al momento dello sbalzo e dell’interruzione di elettricità, di salvare i nostri file e continuare addirittura a lavorarci.
- Utilizzare una presa multipla filtrata, che consente una protezione contro sovratensioni e fulmini.
Si consiglia inoltre di programmare dei backup dei dati su unità esterne o NAS in modo che, se dovesse capitare qualcosa al server, questi non vadano persi.